Il trattamento della leucemia linfatica cronica è in rapida evoluzione, con nuovi farmaci emergenti.
Alemtuzumab ( Campath; MabCampath ) è un anticorpo monoclonale che riconosce l'antigene CD52.
Un effetto collaterale frequente è l'immunosoppressione e i pazienti trattati con Alemtuzumab rischiano di sviluppare infezioni fungine come l’aspergillosi.
È stato riportato il caso di un paziente che ha sviluppato una rara localizzazione della aspergillosi: prostatica e renale, dopo un trattamento con Alemtuzumab in monoterapia.
Durante la settimana 8 di somministrazione di Alemtuzumab, il paziente presentava febbre, frequenza urinaria e sintomi urologici.
La persistenza della febbre con la comune terapia antibiotica ha portato ad effettuare una tomografia che ha mostrato un ascesso prostatico e renale ( 70 millimetri e 29 millimetri ).
E’ stata effettuata una biopsia prostatica.
I reperti istologici hanno mostrato un ascesso suppurativo con necrosi ischemica e proliferazione fungina con ife fungine ramificate.
L’esame diretto è stato negativo.
La coltura su agar di Sabouraud ha rivelato una muffa identificata come Aspergillus fumigatus. L'organismo è suscettibile a Voriconazolo ( Vfend ) 0.25 microg/ml.
In conclusione, poiché il principale effetto collaterale di Alemtuzumab è l’immunosoppressione, si devono ricercare infezioni fungine come l’aspergillosi, in particolare nei pazienti con febbre resistente alla comune terapia antibiotica. ( Xagena2013 )
Roux C et al, J Mycol Med 2013; 23: 4: 270-273
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