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Efficacia del vaccino influenzale nel prevenire l’ospedalizzazione e la morte nei soggetti di 65 anni ed oltre


Le epidemie influenzali provocano un aumento della mortalità, principalmente tra le persone anziane e le persone ad alto rischio.

Lo studio compiuto dall’HealthPartners Research Foundation di Minneapolis in Usa ha esaminato l’impatto della vaccinazione antinfluenzale sulle persone anziane. I dati sono stati raccolti nel periodo 1996-1997 e 1997-1998 ed i soggetti esaminati avevano 65 anni o più.
La vaccinazione ha ridotto la mortalità per tutte le cause e l’ospedalizzazione per la polmonite e l’influenza: l’ospedalizzazione è stata ridotta del 19-20% e del 18-24% nel primo e nel secondo anno, rispettivamente, e la mortalità del 60-61% e del 35-39% negli stessi periodi.
Questi risultati dimostrano che tutte le persone anziani dovrebbero essere immunizzate annualmente contro i virus dell’influenza ( Nordin J et al, J Infect Dis 2001; 184: 665-670).

La pericolosità dei virus influenzali dipende dalla loro capacità a mutare.
Il virus dell’influenza del 1997 proveniente da Hong Kong aumentò la propria virulenza nel passaggio dal pollame ( incubatori) all’uomo.

Risulta pertanto utile vaccinarsi ogni anno contro l’influenza, tenendo tuttavia presente che la protezione è assicurata solo contro i ceppi virali presenti nei vaccini assunti.


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