La coinfezione con il virus della epatite è comune negli individui con infezione da virus della immunodeficienza umana ( HIV ) ed è diventata una delle principali cause di complicanze e di morte nei soggetti trattati con terapia antiretrovirale ( ART ).
È stato esaminato retrospettivamente l'effetto della coinfezione con il virus dell'epatite B, C e / o D ( HBV, HCV, HDV, rispettivamente ) su eventi di scompenso epatico ( ascite, varici sanguinanti, encefalopatia e/o carcinoma epatocellulare ) e mortalità correlata al fegato nei pazienti HIV-positivi con un regolare follow-up dal 2004 in una clinica di riferimento per HIV a Madrid, in Spagna.
Sono stati analizzati in totale 1.147 pazienti affetti da HIV ( età media 42 anni; 81% maschi; 46% utilizzatori di droghe per via endovenosa, 85.4% in trattamento con terapia antiretrovirale ).
Il follow-up medio era di 81.2 mesi.
Al basale, 521 pazienti ( 45.4% ) erano positivi per gli anticorpi anti-HCV, 85 ( 7.4% ) erano positivi all’antigene di superficie dell'epatite B, e 17 ( 1.5% ) erano positivi per gli anticorpi anti-HDV.
In totale 233 pazienti con coinfezione da HIV / HCV hanno ricevuto la terapia antivirale per HCV, dei quali 106 ( 45% ) hanno raggiunto una risposta virologica sostenuta ( SVR ).
Complessivamente, 15 pazienti sono morti per complicanze epatiche e 26 per lo sviluppo di eventi di scompenso epatico.
Prendendo come controlli 524 pazienti monoinfettati con virus HIV, la coinfezione con HDV ( hazard ratio aggiustato, aHR=7.5; P=0.005 ) e la rigidità epatica al basale ( aHR=1.1; P minore di 0.0001 ) sono state associate a un più alto tasso di morbilità e mortalità correlata al fegato.
Per contro, la risposta virologica sostenuta successiva alla terapia per l'epatite C nei pazienti con coinfezione HIV/HCV è risultata protettiva ( aHR=0.11; P=0.03 ).
In conclusione, l’epatite delta è associata a un alto tasso di mortalità e di eventi di scompenso del fegato in pazienti con infezione da HIV in trattamento con la terapia antiretrovirale. ( Xagena2014 )
Fernández-Montero JV et al, Clin Infect Dis 2014; 58:1549-1553
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