Sono stati studiati i correlati di infezione da HIV ( human immunodeficiency virus ) e da HBV e HCV ( hepatitis B virus e hepatitis C virus ) in un campione di detenuti di 8 istituti penitenziari italiani.
Un totale di 973 detenuti sono stati arruolati nello studio ( 87% uomini di età media pari a 36 anni, 30.4% utilizzatori di droghe iniettabili, 0.6% uomini che hanno fatto sesso con altri uomini ).
In questo campione è stata riscontrata un’elevata percentuale di sieroprevalenza ( HIV= 7.5%; HCV= 38.0%; anti-HBc = 52.7% e HbsAg = 6.7% ).
La sieropositività al virus HIV ed HCV è risultata fortemente correlata con l’impiego di droghe iniettabili ( odds ratio, OR = 5.9 per HIV e 10.5 per HCV ).
Dopo aver escluso gli utilizzatori di droghe iniettabili e gli uomini omosessuali, la prevalenza di HIV è rimasta, tuttavia, relativamente alta ( 2.6% ).
La prevalenza di HIV è risultata maggiore per le persone del Nord d’Italia e della Sardegna.
L’effetto dell’età riguardo alle infezioni HIV ed HCV era a forma di U; la prevalenza di HBV è aumentata con l’età.
I tatuaggi ( tattoo ) sono risultati correlati positivamente con l’infezione da HCV ( OR = 2.9 ).
Il numero di incarcerazioni era correlato con l’infezione da HIV, mentre la loro durata era associata solo con gli anticorpi HBc.
La probabilità di risultare sierologicamente positivo al virus HIV era maggiore nei soggetti sieropositivi per HCV, soprattutto se utilizzatori di droghe iniettabili.
Questo studio ha mostrato un’alta prevalenza di infezioni da HIV, HCV e HBV tra i detenuti, in parte attribuibile all’alta percentuale di utilizzatori di droghe iniettabili.
La frequenza di incarcerazoni e di tattoo sono risultate correlate, rispettivamente, alla positività per il virus HIV ed il virus HCV.( Xagena2005 )
Babudieri S et al, J. Med. Virol. 2005; 76: 311-317
Inf2005