La regione EGF-simile del fattore di crescita del vaiolo ha come target ErbB-1 nell’uomo, inducendo la tirosin–fosforilazione di certi substrati cellulari dell’ospite mediante attivazione della regione chinasi del recettore, facilitando pertanto la replicazione virale.
Gli inibitori organici, a basso peso molecolare, delle chinasi ErbB-1 potrebbero avere un ruolo come farmaci antivirali contro il vaiolo.
CI-1033 ed i derivati 4–anilinochinazolinici inibiscono la sintesi del DNA cellulare umano indotto dal fattore di crescita del vaiolo, l’attivazione della tirosin–chinasi e l’associazione c-Cbb con ErbB-1 , e le risultanti internalizzazioni.
Il virus del vaiolo è oggi considerato un’arma bioterroristica temibile.
Gli attuali farmaci antivirali interferiscono con le proteine virali o con le funzioni virali.
I farmaci che hanno come target il pathway cellulare dell’ospite utilizzato dal virus rappresentano una promettente nuova classe di farmaci antivirali. ( Xagena2005 )
Yang H et al, YCI 2005, 115: 379-387
Inf2005 Farma2005