Il San Francisco Department of Public Health ( SFDPH ) ha valutato l’efficacia del trattamento con l’antibiotico macrolide Azitromicina ( Zithromax / Zitromax ) nei pazienti affetti da sifilide.
L’infezione da sifilide è andata crescendo negli Stati Uniti a partire dal 2000 ed in particolar modo nella zona di San Francisco, che, nel 2002, ha avuto una delle percentuali più alte di sifilide primaria e secondaria di tutti gli Stati Uniti.
Diversi studi clinici, di piccole dimensioni, hanno documentato l’efficacia di una singola dose di Azitromicina, assunta per os, nel trattamento della sifilide in fase di incubazione e nella sua fase di infezione precoce in quei pazienti che non avevano contratto infezione da virus umano dell’immunodeficienza ( HIV ).
A partire dall’aprile 2003, l’SFDPH ha ricevuto alcune segnalazioni di inefficacia dell’Azitromicina nel trattamento della sifilide primaria.
Le segnalazioni riguardavano pazienti di età media 34 anni, 7 erano bianchi non-ispanici, 1 era un americano-asiatico, e tutti erano omosessuali dichiarati.
Cinque pazienti sono risultati positivi all’HIV.
L’inefficacia del trattamento è stato ben documentato in 3 pazienti con ulcere ( 2 peniene e 1 orale ).
Dopo trattamento con 2 g di Azitromicina, un’ulcera peniena è risultata ancora positiva al microscopio a fase oscura a distanza di 5 giorni, l’altra ulcera peniena è risultata persistente ed è risultata positiva al microscopio a campo oscuro durante le successive 5 settimane, e l’ulcera orale è peggiorata nei 18 giorni successivi.
Altri 5 pazienti asintomatici, sieronegativi dopo contatti con pazienti affetti da sifilide allo stadio precoce, sono stati sottoposti a trattamento antibiotico con 1 g di Azitromicina, sono risultati sieropositivi successivamente o hanno contratto sifilide nella sua fase precoce.
Un paziente è stato nuovamente ricoverato 11 giorni dopo il trattamento con un’ulcera peniena e altri 4 sono ritornati con sintomi, come eruzioni e ulcera peniena, o sono diventati sieropositivi dopo 6-12 settimane di terapia.
Tutti i pazienti sono stati trattati successivamente con Penicillina o Doxiciclina ed hanno presentato una risposta clinica e sierologia.
L’Università di Washington sta collaborando con l’SFDPH per identificare il meccanismo molecolare che conferisce la resistenza all’Azitromicina.
Il CDC raccomanda come terapia preferenziale della sifilide, il trattamento antibiotico con Penicillina,.
Tuttavia nei pazienti allergici alla Penicillina può essere somministrata una dose di Azitromicina pari a 2 g, ma solamente con un attento follow-up a causa del fatto che l’efficacia della terapia non è ben documentata e che non è stata studiata in persone affette da HIV. ( Xagena2004 )
Klausner JD et al, MMWR 2004; 53:197-198
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