La tubercolosi resta un'importante causa di decesso tra i pazienti infettati con virus dell'immunodeficienza umana ( HIV ).
Mancano dati robusti riguardo la tempistica di inizio della terapia antriretrovirale in relazione all'inizio della terapia per la tubercolosi.
Uno studio ha valutato l'ipotesi che la tempistica dell'inizio della terapia antriretrovirale possa influenzare in modo significativo la mortalità tra adulti non-esposti in precedenza a farmaci antiretrovirali con una nuova diagnosi di tubercolosi e conta di cellule T CD4+ uguale o inferiore a 200 per millimetro cubo.
Dopo l'inizio del trattamento standard di 6 mesi per tubercolosi, i pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere trattamento precoce ( 2 settimane dopo l'inizio del trattamento per la tubercolosi ) o trattamento tardivo ( 8 settimane dopo ) con Stavudina, Lamivudina ed Efavirenz.
L'endpoint primario era la sopravvivenza.
In totale, 661 pazienti sono stati arruolati e seguiti per un periodo mediano di 25 mesi.
Il valore mediano della conta di cellule T CD4+ è stato di 25 per millimetro cubo e la carica virale mediana di 5.64 log(10) copie per millilitro.
Il rischio di decesso è risultato significativamente ridotto nel gruppo trattato con terapia antriretrovirale precoce, con 59 decessi tra 332 pazienti ( 18% ), rispetto a 90 decessi in 329 pazienti ( 27% ) nel gruppo sottoposto a terapia antriretrovirale tardiva ( hazard ratio, HR=0.62; P=0.006 ).
Il rischio di sindrome infiammatoria da immunoricostituzione legata alla tubercolosi è risultato significativamente aumentato nel gruppo terapia antriretrovirale precoce ( HR=2.51; P inferiore a 0.001 ).
Indipendentemente dal gruppo di studio, il guadagno mediano nella conta di cellule T CD4+ è stato di 114 per millimetro cubo e la carica virale è risultata non-valutabile alla settimana 50 nel 96.5% dei pazienti.
In conclusione, l'inizio della terapia antriretrovirale 2 settimane dopo l'inizio del trattamento per la tubercolosi ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza negli adulti infettati da HIV con conta di cellule T CD4+ uguale o superiore a 200 per millimetro cubo. ( Xagena2011 )
Blanc FX et al, N Engl J Med 2011; 365: 1471-1481
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