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La Clorochina non previene l’influenza


Clorochina mostra attività contro l’influenza e potrebbe essere un candidato ideale per la prevenzione dell’influenza a livello mondiale nel periodo tra l’insorgenza di una pandemia con un ceppo influenzale virulento e lo sviluppo e l’ampia distribuzione di un vaccino efficace.

È stato condotto uno studio per valutare l’efficacia di un tale intervento.

Lo studio randomizzato, in doppio cieco e placebo-controllato, è stato effettuato in un singolo Centro a Singapore; adulti sani sono stati assegnati a ricevere in un rapporto 1:1 Clorochina fosfato ( 500 mg/giorno per 1 settimana, poi una volta a settimana per completare le 12 settimane di trattamento ) oppure placebo.

I partecipanti hanno compilato on-line un diario dei sintomi ogni settimana, con l’aggiunta di diari giornalieri e auto-somministrazione di tamponi nasali quando non stavano bene.

Sono stati effettuati saggi di inibizione dell’emogglutinazione per influenza A ( H1N1, H3N2 ) e B su campioni di sangue prelevati al basale e dopo 12 settimane.

L’endpoint primario era rappresentato dall’influenza clinica, confermata in laboratorio, definita da sintomi specifici accompagnati da RNA dei virus influenzali nei tamponi nasali, o un aumento di 4 volte nei titoli di inibizione dell’emogglutinazione nelle 12 settimane del periodo di studio.

Le analisi sono state effettuate per intention-to-treat.

Nel periodo 2009-2010 sono stati reclutati 1.516 partecipanti adatti ad essere inclusi nello studio.

In totale, 1496 ( 96% ) sono ritornati alla 12.ma settimana e sono stati inclusi nell’analisi di efficacia.

L’aderenza al trattamento dello studio è stata del 97%, e il 94% dei diari previsti a settimana sono stati completati.

Otto ( 1% ) dei 738 partecipanti hanno mostrato influenza clinica confermata in laboratorio nel gruppo placebo e 12 ( 2% ) dei 724 nel gruppo Clorochina ( rischio relativo, RR=1.53; p=0.376 ).

Su 738, 29 ( 4% ) persone hanno mostrato infezione da influenza confermata in laboratorio ( sintomatica o asintomatica ) nel gruppo placebo e 38 ( 5% ) su 724 nel gruppo Clorochina ( 1.34; p=0.261 ).

Hanno riportato eventi avversi (soprattutto lievi ) il 33% dei partecipanti nel gruppo placebo e il 45% nel gruppo Clorochina ( p inferiore a 0.0001 ).

Mal di testa, capogiri, nausea, diarrea e visione offuscata sono risultati più comuni nel gruppo Clorochina, ma raramente hanno portato all’interruzione del trattamento.

Si è manifestato un evento avverso grave ( epatite ) probabilmente correlato alla Clorochina.

In conclusione, benché generalmente ben tollerato dalla popolazione sana, il trattamento con Clorochina non previene l’infezione da influenza e sono necessari farmaci alternativi per la sua prevenzione su larga scala. ( Xagena2011 )

Paton NI et al, Lancet Infect Dis 2011; 11: 677-683


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