La febbre durante la neutropenia è una frequente complicanza in oncologia pediatrica.
La deficienza di lectina legante il mannosio, un importante componente dell’immunità innata, è comune, ma il suo impatto sulle infezioni nei pazienti oncologici è controverso.
Uno studio, compiuto presso l’Università di Berna in Svizzera, ha esaminato se i livelli plasmatici di lectina legante il mannosio al momento della diagnosi di tumore siano associati allo sviluppo di febbre durante la neutropenia nei pazienti oncologici in età pediatrica.
Il periodo osservazionale cumulativo è stato di 81.7 anni.
Allo studio hanno preso parte 94 bambini con 177 episodi febbrili durante la neutropenia.
Sia i pazienti con livelli molto bassi di lectina legante il mannosio ( inferiori a 100microg/l; risk ratio, RR = 1.93 ) che quelli con livelli normali ( maggiori o uguali a 100microg/l ) hanno presentato più frequenti episodi febbrili durante la neutropenia rispetto ai pazienti con bassi livelli di lectina legante il mannosio ( compresi tra 100 e 999microg/l ).
I pazienti con livelli molto bassi di lectina legante il mannosio hanno presentato più episodi febbrili durante la neutropenia con grave infezione batterica ( batteriemia o polmonite; RR = 4.49; p = 0.003 ), mentre quelli con normali livelli di lectina legante il mannosio hanno presentato più episodi febbrili durante la neutropenia ma con nessuna eziologia microbica identificata ( RR = 1.85; p = 0.014 ).
I dati dello studio hanno dimostrato che i livelli molto bassi di lectina legante il mannosio sono associati a più frequenti episodi di febbre durante la neutropenia, soprattutto a causa di gravi infezioni batteriche.
Un dato sorprendente è rappresentato dal fatto che i bambini con normali livelli di lectina legante il mannosio hanno più frequenti episodi di febbre durante la neutropenia, rispetto a quelli con bassi livelli.( Xagena2006 )
Schlapbach LJ et al, Pediatr Blood Cancer 2006; Epub ahead of print
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