La meningite criptococcica associata ad infezione da virus dell'immunodeficienza umana ( HIV ) provoca più di 600.000 decessi ogni anno in tutto il mondo.
Il trattamento è cambiato poco in 20 anni, e non ci sono imminenti nuovi agenti anti-criptococco.
L'uso di glucocorticoidi adiuvanti riduce la mortalità tra i pazienti con altre forme di meningite in alcune popolazioni, ma il loro uso non è stato testato in pazienti con meningite criptococcica.
In uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, sono stati reclutati pazienti adulti affetti da meningite criptococcica associata al HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) in Vietnam, Thailandia, Indonesia, Laos, Uganda e Malawi.
Tutti i pazienti hanno ricevuto Desametasone oppure placebo per 6 settimane, insieme con la terapia antifungina di combinazione con Amfotericina B e Fluconazolo.
Lo studio è stato interrotto per motivi di sicurezza dopo l'arruolamento di 451 pazienti.
La mortalità è stata del 47% nel gruppo Desametasone e 41% nel gruppo placebo a 10 settimane ( gruppo Desametasone: HR=1.11; P=0.45 ) e 57% e 49% rispettivamente, a 6 mesi ( HR=1.18; P=0.20 ).
La percentuale di pazienti con disabilità a 10 settimane è stata più alta nel gruppo Desametasone rispetto al gruppo placebo, con il 13% rispetto al 25% che ha avuto un pre-specificato buon esito ( odds ratio, OR=0.42; P minore di 0.001 ).
Gli eventi clinici avversi sono risultati più comuni nel gruppo Desametasone rispetto al gruppo placebo ( 667 vs 494 eventi, P=0.01 ), con più pazienti nel gruppo Desametasone con infezione di grado 3 o 4 ( 48 vs 25 pazienti, P=0.003 ), eventi renali ( 22 vs 7, P=0.004 ), ed eventi cardiaci ( 8 vs 0, P=0.004 ).
La clearance fungina nel liquido cerebrospinale è stata più lenta nel gruppo Desametasone.
I risultati sono stati coerenti tra i Centri asiatici e africani.
In conclusione, Desametasone non ha ridotto la mortalità tra i pazienti con meningite criptococcica associata ad HIV ed è stato associato a più eventi avversi e disabilità rispetto al placebo. ( Xagena2016 )
Beardsley J et al, N Engl J Med 2016; 374: 542-554
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