L’eritema migrante è la manifestazione più comune della malattia di Lyme.
Le ricorrenze non sono rare, e nonostante siano in genere attribuite a reinfezione piuttosto che a una recidiva dell’infezione originale, questo punto resta in parte controverso.
È stata utilizzata la tipizzazione molecolare di isolati di Borrelia burgdorferi, ottenuti da pazienti con episodi di eritema migrante confermati da coltura per distinguere tra recidiva e nuova infezione.
È stato determinato il genotipo del gene codificante per la proteina di superficie esterna C ( ospC ) dei ceppi di Borrelia burgdorferi identificati nelle colture di campioni di pelle o sangue ottenuti da pazienti con episodi consecutivi di eritema migrante.
Dopo amplificazione con PCR ( polymerase-chain-reaction ), la genotipizzazione di ospC è stata effettuata con analisi di reverse line-blot o sequenziamento del DNA del gene quasi full-length.
La maggior parte dei ceppi è stata ulteriormente analizzata determinando il genotipo in base al tipo di spaziatore intergenico del RNA ribosomiale 16S-23S, tipizzazione di loci multipli, o entrambi.
I pazienti hanno ricevuto cicli standard di terapia antibiotica per l’eritema migrante.
Gli isolati di Borrelia burgdorferi ottenuti da 17 pazienti che avevano ricevuto diagnosi di eritema migrante tra il 1991 e il 2011, e che avevano avuto 22 coppie di episodi di tale lesione ( episodio iniziale e secondo episodio ) sono risultati disponibili per le analisi.
Il genotipo ospC è risultato diverso tra ciascun episodio iniziale e secondo episodio.
Genotipi apparentemente identici sono stati identificati in più di una occasione solo in 1 paziente, al primo e terzo episodio, a 5 anni di distanza, ma genotipi diversi sono stati identificati nel secondo e quarto episodio.
In conclusione, nessuno dei 22 episodi consecutivi appaiati di eritema migrante è risultato associato allo stesso ceppo di Borrelia burgdorferi in coltura.
Questi dati mostrano che episodi ripetuti di eritema migrante in pazienti trattati in modo appropriato sono dovuti a nuove infezioni e non a recidiva. ( Xagena2012 )
Nadelman RB et al, N Engl J Med 2012; 367: 1883-1890
Inf2012