Il morbillo è una malattia virale esantematica, causata da un virione a RNA della famiglia dei Paramixovirus , genere Morbillivirus..
Prima della immunizzazione vaccinale , le epidemie di morbillo si ripetevano ogni 2-3 anni , principalmente durante i mesi primaverili.
Il nome di morbillo deriva da piccolo morbo per differenziare questa malattia dal vaiolo , chiamato anche morbo.
Il virus del morbillo può essere trasmesso con le secrezioni nasofaringee. Le persone infettate possono trasmettere la malattia dopo 5 giorni dall’esposizione a 5 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
I soggetti infettati presentano : malessere , irritabilità , febbre elevata con abbondante lacrimazione , edema palpebrale con fotofobia , tosse secca e rinite.
Il periodo di incubazione è di 8-12 giorni , mentre il periodo prodromico ha la durata di 3-4 giorni.
Il segno di Koplik ( o macchie di Koplik sono lesioni mucose caratterizzate dalla formazione di vescicole con necrosi epiteliale , soprattutto a livello buccale ) , compare 1-2 giorni prima del rash.
Successivamente compare l’esantema maculo-papuloso , iniziando dalla fronte per poi diffondersi al volto , al tronco ed ai piedi.
Le lesioni persistono per circa 3 giorni e l’intera manifestazione esantematica dura 6 giorni.
La febbre può perdurare ancora per qualche giorno dopo la scomparsa dell’eritema.
Il morbillo è una malattia generalmente benigna , autolimitantesi , ma in alcuni soggetti può dar origine a complicanze.
Le più comuni complicanze nei bambini colpiti dal morbillo sono : otite media batterica , la broncopolmonite , alla cui base ci può essere un’infezione da streptococco , pneumococco , stafilococco , o l’ Haemophilus influenzae.
In quasi la metà dei bambini con morbillo si possono avere alterazioni elettroencefalografiche .
Solo in una percentuale di 1/1.000 si può avere un’encefalite , che si manifesta con febbre elevata , cefalea , e sonnolenza.
Il 10% dei bambini colpiti da encefalite va incontro a danni persistenti cerebrali. In alcuni casi la malattia ha un esito infausto.
Nei bambini immunocompromessi o colpiti da leucemia può manifestarsi una polmonite interstiziale a cellule giganti.
Il paziente con morbillo deve essere tenuto sotto controllo per l’eventuale presentarsi di infezioni batteriche. Possono essere somministrati antifebbrili ( Paracetamolo ) , sedativi della tosse.
Viene raccomandata la vaccinazione antimorbillo come immunizzazione preventiva.
Il vaccino contro il morbillo contiene virus vivo , attenuato.
E’ disponibile una singola preparazione vaccinale o un vaccino trivalente , denominato vaccino MMR , da Meascles ( morbillo ) , Mumps ( parotite ) , Rubella ( rosolia ).
La vaccinazione eseguita a partire dai 15 mesi di età induce la formazione di anticorpi in oltre il 95% dei soggetti vaccinati. Una seconda dose di richiamo dovrebbe essere somministrata tra i 4 anni ed i 12 anni.
Particolare cautela nella vaccinazione deve essere riservata a coloro che sono risultati allergici alle uova o all’assunzione dell’antibiotico Neomicina.
La vaccinazione deve essere posticipata nei bambini sottoposti a terapia cortisonica o a somministrazione di immunoglobuline.
( Xagena2002 )