Il Mycobacterium kansasii è la seconda causa più comune di malattie da micobatteri non-tubercolari a crescita lenta in Cina.
Uno studio ha analizzato i sottotipi di Mycobacterium kansasii isolati da pazienti in Cina, e ha esaminato la sensibilità agli antibiotici tra questi diversi sottotipi.
In totale 78 ceppi di Mycobacterium kansasii provenienti da 16 province della Cina sono stati arruolati nello studio.
L’Amikacina era l’antibiotico più altamente attivo contro i ceppi di Mycobacterium kansasii, e solo 4 isolati ( 5.1% ) hanno mostrato resistenza in vitro alla Amikacina.
La percentuale di ceppi resistenti a Levofloxacina tra i 78 isolati di Mycobacterium kansasii è stata del 39.7% ( 31/78 ), significativamente più alta rispetto a quella di Moxifloxacina ( 16.7%, P=0.001 ) e Gatifloxacina ( 19.2%, P=0.005 ).
Utilizzando l’analisi dei frammenti di restrizione mediante PCR del gene hsp65, tutti gli isolati sono stati classificati come quattro diversi sottotipi.
Di questi quattro sottotipi, il sottotipo Mycobacterium kansasii era il genotipo più frequente in Cina, pari al 71.8% ( 56/78 ) degli isolati di Mycobacterium kansasii.
La resistenza alla Claritromicina è stata osservata nel 26.8% ( 15/56 ) degli isolati di sottotipo I; resistenza significativamente più alta di quella di altri sottotipi ( 4.5%, P=0.031 ).
Il sequenziamento del DNA ha rivelato che la presenza di mutazioni nel 23S rRNA era associata con il 56.2% ( 9/16 ) degli isolati di Mycobacterium kansasii resistenti alla Claritromicina.
In conclusione, i dati dimostrano che l’Amikamicina è l'agente più attivo contro Mycobacterium kansasii in vitro, mentre un’alta percentuale di resistenza alla Clarimicina è stata notata negli isolati di Mycobacterium kansasii.
Inoltre, il sottotipo predominante I è risultato associato alla resistenza alla Claritromicina in Cina. ( Xagena2016 )
Li Y et al, Front Microbiol 2016; 7:2097. doi: 10.3389/fmicb.2016.02097. eCollection
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