La poliomielite è un’infezione prodotta dai poliovirus , virus a spiccato tropismo per il sistema nervoso centrale ( SNC ).
I poliovirus appartengono al sottogruppo degli enterovirus, famiglia delle Picornaviridae.
Il virus entra nell’organismo attraverso al bocca e la prima fase di moltiplicazione avviene a livello della faringe e del tratto gastrointestinale.
Il periodo di incubazione varia da 6 a 20 giorni ( range : 3-35 ).
Nella maggior parte dei casi ( 95%) l’infezione rimane asintomatica. La malattia paralitica si manifesta generalmente nel rapporto 200 : 1.
La malattia indotta da poliovirus può presentarsi in tre forme:
a) poliomielite abortiva , caratterizzata da malattia febbrile aspecifica della durata di 2-3 giorni senza segni a carico del SNC;
b) meningite asettica , che si risolve in pochi giorni con guarigione completa;
c) poliomielite paralitica , caratterizzata da un iniziale stato febbrile , che si risolve in pochi giorni, e successiva seconda fase febbrile associata ad irritazione meningea e paralisi flaccida asimmetrica. In seguito compaiono dolori muscolari crampiformi , spasmi e contrazioni grossolane.
Nei bambini al di sotto dei 5 anni , si manifesta soprattutto a livello dell’arto inferiore, mentre nei soggetti di età compresa tra i 5 ed i 15 anni, la forma più frequente è la debolezza di un braccio o la paraplegia. Negli adulti si manifesta maggiormente la tetraplagia.
Le principali complicanze sono : miocardite , ipertensione , edema polmonare , shock , infezioni polmonari ed infezioni delle vie urinarie.
L’incidenza di mortalità varia tra il 2 ed il 5% nei bambini e tra il15 ed il 30% negli adulti..
Il recupero è lento , richiedendo anche 6 mesi. La paralisi che persiste oltre questo periodo diventa permanente.
In alcuni pazienti, dopo 20-30 anni , può manifestarsi una sindrome post-poliomielitica.
La malattia ha colpito anche illustri personaggi. Il futuro Presidente degli Usa, Franklin Roosvelt , da giovane è stato vittima della poliomielite.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale si diede avvio ad intensi programmi di ricerca con l’obiettivo di trovare un vaccino in grado di debellare questa malattia.
Negli Usa , Jonas Salk ( 1914-1995 ) , divenuto nel 1947 responsabile del Virus Research Lab all’Università di Pittsburgh , giunse nel giro di pochi anni alla formulazione di un vaccino contro la polio , costituito da virus uccisi con la formaldeide.
Nel 1952 egli sperimentò su se stesso ed i suoi familiari il nuovo vaccino, dimostrando che era sicuro ed efficace.
Qualche anno dopo nel corso di una sperimentazione 200 bambini a cui era stato somministrato il vaccino Salk svilupparono la malattia ed alcuni anche morirono. La causa fu individuata in un lotto di vaccino prodotto in modo non corretto.
La vaccinazione fu sospesa e riprese solo un anno dopo. Tuttavia, a causa di questo episodio il vaccino di Salk fu ritenuto , erroneamente, pericoloso.
Al vaccino Salk fu preferito il vaccino Sabin.
Sabin era uno scienziato di origine polacca , ma residente negli Usa. Egli mise a punto un vaccino di virus vivi, ma attenuati. Il pregio del vaccino Sabin è che veniva somministrato per bocca , mentre il Salk richiedeva l’iniezione intramuscolare, ed era meno costoso.
La vaccinazione antipolio con il vaccino Sabin su scala mondiale ebbe inizio nel 1963.
Il vaccino Sabin veniva somministrato per bocca in 3 dosi ; le prime 2 dosi venivano distanziate di 4-8 settimane, mentre la terza ( il richiamo ) dopo 6-12 mesi.
Il vaccino Sabin era in grado di produrre anticorpi antipolio in circa il 95% dei soggetti trattati.
Lo svantaggio del vaccino Sabin era la possibilità , poiché composto da virus ancora vivi seppur attenuati , di dar origine alla malattia paralitica.
Il rischio di paralisi dopo la somministrazione del vaccino Sabin era raro : 1 su 2,6 milioni di dosi. Tuttavia il rischio diventava 1 su 750.000 alla prima dose.
Visto che la poliomielite è stata quasi del tutto debellata e che i rischi del vaccino Sabin possono essere superiori ai benefici prodotti, è stato inizialmente modificato lo schema vaccinale antipolio , associando al vaccino Sabin quello Salk ed ora , a partire dal 12 agosto 2002 , il nuovissimo schema vaccinale comprende solo il vaccino Salk.
Il nuovo schema si basa su 4 iniezioni del vaccino Salk al 3° , 4° , ed 11° mese d’età con un richiamo al 3° anno.
Carlo Franzini
Xagena2002