Il trattamento della malaria da Plasmodium vivax richiede la rimozione dei parassiti asessuati, ma la recidiva può essere prevenuta solo se gli ipnozoiti ( parassiti dormienti ) vengono eliminati dal fegato ( cura radicale ).
La Tafenochina ( Krintafel ) è una 8-aminochinolina monodose recentemente registrata per la cura radicale del Plasmodium vivax.
Uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, è stato condotto in Etiopia, Perù, Brasile, Cambogia, Tailandia e Filippine.
Sono stati arruolati 522 pazienti con infezione da Plasmodium vivax microscopicamente confermata ( da più di 100 a meno di 100.000 parassiti per microlitro ) e normale attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ( G6PD ) ( con attività normale definita come 70% o più del valore mediano determinato in ciascun Centro dello studio tra 36 volontari maschi sani che non erano altrimenti coinvolto nello studio ).
Tutti i pazienti hanno ricevuto un ciclo di 3 giorni di Clorochina ( dose totale di 1.500 mg ). Inoltre, i pazienti sono stati assegnati a ricevere una singola dose da 300 mg di Tafenochina al giorno 1 o 2 ( 260 pazienti ), placebo ( 133 pazienti ) o una dose da 15 mg di Primachina una volta al giorno per 14 giorni ( 129 pazienti ).
L'esito primario era la percentuale stimata di pazienti che erano liberi da recidiva a 6 mesi, condizione definita come clearance di Plasmodium vivax senza parassitemia ricorrente.
Nella popolazione intention-to-treat, la percentuale di pazienti che erano liberi da recidiva a 6 mesi era del 62.4% nel gruppo Tafenochina, 27.7% nel gruppo placebo e 69.6% nel gruppo Primachina.
L'hazard ratio ( HR ) per il rischio di recidiva era 0.30 con Tafenochina rispetto al placebo ( P minore di 0.001 ) e 0.26 con Primachina rispetto al placebo ( P minore di 0.001 ).
La Tafenochina era associata a declino asintomatico dei livelli di emoglobina, che si è risolto senza intervento.
Tafenochina monodose ha comportato un rischio significativamente più basso di recidiva di Plasmodium vivax rispetto al placebo nei pazienti con attività di G6PD fenotipicamente normale. ( Xagena2019 )
Lacerda MVG et al, N Engl J Med 2019; 380: 215-228
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