Morbillo
Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa causata dal virus del morbillo, Morbillivirus.
Si manifesta con il tipico rash cutaneo, ma in realtà il morbillo è principalmente un’infezione respiratoria.
Il virus si sviluppa a livello tracheo-polmonare.
I sintomi si manifestano dopo 10-12 giorni dall’esposizione al virus.
Le complicanze dell’infezione da morbillo sono più comuni tra i bambini al di sotto di 5 anni d’età e negli adulti.
Il morbillo può causare infezioni all’orecchio ( 1 su 10 ), polmonite ( 1 su 20 ) ed encefalite ( 1 su 1.000 ).
L’incidenza di morte a causa del morbillo è di 0,1-0,2%
Nelle donne in gravidanza l’infezione da virus del morbillo può causare aborto spontaneo, nascita prematura o un nascituro con basso peso corporeo.
Parotite
Il virus della parotite , un Paramyxovirus, si sviluppa nel nasofaringe e nei linfonodi regionali.
L’infezione dura dai 3 ai 5 giorni.
Durante questo periodo il virus si diffonde a vari tessuti ( meningi, ghiandole salivari, pancreas, testicoli, ovaie ).
La principale manifestazione dell’infezione è la parotite, rigonfiamento e dolore di una o più ghiandole salivari. ( parotiti )
Rosolia
La rosolia è una malattia infettiva causata dal virus del gene Rubivirus della famiglia dei Togaviridae.
La rosolia si manifesta come eruzione cutanea.
E’ benigna nei bambini, ma è pericolosa durante la gravidanza soprattutto se contratta nel primo periodo, per le gravi conseguenze a carico del feto.
Nelle prime settimane , l’infezione causa aborto spontaneo, morte intrauterina o sindrome della rosolia congenita.
A partire dalla 12^ settimana e fino alla 28^ la placenta fa da barriera e c’è una minore incidenza di infezioni fetali.
La sindrome della rosolia congenita si manifesta con cecità, sordità, malformazioni cardiache, ritardo mentale.
Il vaccino MMR ( Meascles, Mumps, Ribella ) è costituito da virus vivi, attenuati.
In Italia la vaccinazione contro Morbillo, Parotite e Rosolia non è obbligatoria.
I bambini dovrebbero essere vaccinati tra i 12 ed i 15 mesi di età.
La vaccinazione di richiamo dovrebbe essere effettuata entro i 6 anni d’età, con un intervallo dalla prima vaccinazione di almeno 3 mesi.
Non dovrebbero assumere la vaccinazione MMR:
- i bambini con reazioni allergiche alla gelatina e alla Neomicina;
- i bambini con alterazioni del sistema immunitario ( tumori, AIDS ) o che ricevono farmaci immunosoppresori o radioterapia;
- i bambini con malattie febbrili acute ( la vaccinazione deve essere rimandata );
- le donne in gravidanza;
- le persone sottoposte a trasfusioni o a trattamenti con emoderivati.
Il vaccino MMR deve essere impiegato con attenzione nei bambini con storia personale o familiare di convulsioni febbrili.
E’ possibile in questo caso il presentarsi di una reazione febbrile.
Sembra che il vaccino MMR possa anche essere somministrato a soggetti che sono allergici alle proteine delle uova.
Le donne sottoposte a vaccinazione MMR dovrebbero rinviare il concepimento di almeno 1 mese.
Nella maggior parte delle persone il vaccino MMR si è dimostrato sicuro.
I disturbi lievi conseguenti alla vaccinazione sono la febbre ed il rash cutaneo.
Possono anche presentarsi:
- convulsioni indotte dalla febbre ( 1/3000 )
- dolore e rigidità temporanee alle articolazioni, soprattutto negli adolescenti e nelle donne ( /4 )
- abbassamento temporaneo della conta piastrinica con possibile insorgenza di disturbi della coagulazione ( emorragia ) ( 1/30.000 ).
Le gravi reazioni allergiche dopo vaccinazione con il vaccino MMR sono rare, con un’incidenza inferiore ad 1 su 1.000.000 di dosi.
Nel corso della vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia sono state osservate molto raramente reazioni avverse che è difficile attribuire al vaccino.
Queste sono:
- sordità
- convulsioni prolungate con coma
- danno cerebrale permanente
Fonte:
1) CDC
2) Ministero della Sanità
3) Istituto Superiore di Sanità
4) Guida all’Uso dei Farmaci sulla base del British National Formulary – anno 2003
5) ASL Milano
Xagena2003
Inf2003 Farma2003